lunedì 1 aprile 2024

Una primavera bagnata

Ciao a tutti! Dall’ultimo post piovoso abbiamo avuto due belle settimane di sole dove sembrava essere cominciata davvero la primavera. Questa settimana invece abbiamo avuto per prima cosa la neve e dopo 4 giorni di pioggia continua abbiamo ricevuto anche una bella grandinata con un temporale piuttosto violento. Fino a domani dovrebbe andare avanti così ma per fortuna un po’ di immagini le abbiamo prese la settimana scorsa.

Sebbene quest’anno non abbiamo problemi legati all’erogazione dell’acqua e questo è un sollievo, non posso dire lo stesso di alcune fioriture che quest’anno non sono riuscito a vedere sbocciate per via del maltempo. Un esempio sono le Jeffersonie che solitamente fioriscono verso mezzogiorno con i loro bei fiori lilla ma che questa primavera ho visto solo così. Compensa il Trillium aperto da settimane.

Trillium chloropetalum var. giganteum

Nell’altro terreno è fiorito prima delle piogge questo bellissimo Prunus rosa che personalmente trovo più interessante dei più blasonati mume.

Prunus triloba

Le camelie soffrono molto la pioggia e i loro fiori si piegano con il peso dell’acqua cadendo precocemente. In alcune aiuole con piccole perenni d’ombra vanno raccolti quasi giornalmente per evitare che soffochino i nuovi germogli.

Stanno cominciando a fiorire anche i primi Epimedium.

Epimedium x versicolor 'Discolor'

Tra i più precoci c’è anche l’alpinum dal fiore molto piccolo ma molto vistoso per via del suo colore tendente al rosso.

Epimedium alpinum

I bulbi sono sempre l’anima della primavera ma con tutta questa pioggia spiccano soprattutto i giacinti sui toni del rosa o blu pastello.

Hyacinthus orientalis

Tra i bulbi che preferisco ci sono i tulipani botanici con le loro varietà a fiore piccolo come questi rosa alti circa 15 centimetri.

Tulipa pulchella

In un’altra aiuola fioriscono sempre puntualmente questi piccoli tulipani alti come i precedenti ma con fiori molto grossi, quasi come quelli a stelo lungo. Non sono mai riuscito a trovare la loro varietà ma so che si propagano molto velocemente.


Tra le sconosciute c’è anche questo elleboro fiorito per la prima volta in mezzo a dei grossi narcisi. Nessuno si ricorda di averlo messo in quella posizione e nemmeno di aver mai comprato una varietà a fiore simile.

Se qualcuno mi chiede se ho una pianta simbolo della primavera è sicuramente questo Corydalis. È una specie a fiore giallo che spicca già da fine febbraio quando le aiuole sono ancora spoglie. Si dissemina ovunque da solo ma solitamente in spazi vuoti o comunque dove non da fastidio.

Corydalis cheilanthifolia

Poco lontano è fiorito questo arbusto preso dal vecchio giardino.

Parrotiopsis jacquemontiana

Vicino al bosco è facile notare questo ciliegio da fiore molto compatto e fiorifero.

Prunus nipponica 'Brillant'

Nel terreno selvatico è una bella conferma lo Stachyurus sempre molto fiorifero. Per anni è stato mangiato dalle capre ma dopo aver recintato il piccolo giardino è cresciuto molto in fretta, quasi un metro e mezzo all’anno.

Stachyurus praecox

Io per oggi vi saluto con questo Iris rifiorente molto precoce.

Buona Pasqua a tutti!

Iris 'Mariposa Autumn'

mercoledì 20 marzo 2024

Vera pioggia dopo tre anni

Ciao a tutti come state? Qui ha piovuto in tre settimane la pioggia che solitamente cade in tutta la primavera. Nelle montagne dietro casa è caduto un metro di neve fresca solo questa settimana ma qui fortunatamente è stata solo pioggia anche se le sorgenti sono al limite della portata e i fiumi sono pieni da straripare. Fino ad ora non ho visto quasi nessun bulbo fiorito malgrado i crocus in giardino siano centinaia. Il fatto che nel fine settimana piova sempre non me li fa godere per niente. Fortuna vuole che da lunedì ci sia bel tempo e finalmente un bel sole.

Se non ho visto bene le fioriture dei bulbi non posso dire lo stesso degli ellebori che per fortuna non sembrano essere disturbati dalla pioggia.

In giardino ce ne sono moltissimi e migliaia sono ormai le semine che si stanno sviluppando in alcune zone come in questa dove dietro una pianta a fiore doppio rosa possiamo vedere dei gialli nati spontanei.

Tra i miei preferiti c’è questo a fiore doppio che con la pioggia tende a piegarsi per via del peso.

Dal vecchio giardino abbiamo trapiantato l’elleboro tibetano che malgrado il secco degli scorsi anni è riuscito a regalare un paio di fiori.

A Stefania piacciono molto quelli a fiore di anemone tipo questo dai colori chiari che è anche molto amato dalle lumache.

Tra quelli che preferisco c’è però questo a fiore rosa che a detta di tutti non sembra nemmeno un elleboro. In effetti il fiore è talmente grosso e vistoso che pare veramente un’anemone.

Nell’angolo delle fioriture nere c’è un elleboro a fiore più che doppio davvero bello. È una varietà che si sviluppa molto velocemente e produce tanti fiori.

Quella che si intravede di fianco è una varietà sempre a fiore nero ma opaco, quasi tendente al grigio ma con un portamento più cascante, come piccole campanelle.

Vicino all’ortensia bianca ci sono altri ellebori di diverso tipo tutti assieme e da anni si disseminano in quella zona.

Nella stessa aiuola si trovano anche varietà più chiare o a fiore doppio come queste.



Questa pianta madre è interessante per il colore bianco puro dei petali esterni e per il rosa scuro all’interno del fiore.

Uno degli esemplari più vecchi è sicuramente quello giallo a fiore multiplo che cresce sotto la camelia. Risulta di un bel colore carico e produce molto presto molti fiori vistosi.

Un altro esemplare generoso è a fiore pieno e di color rosa scuro. Malgrado la forma del fiore rimane piuttosto eretto anche mentre piove e spicca dietro un acero della varietà Bi Hoo.

Per ora vi saluto e vi auguro una buona primavera ricca di fioriture!



sabato 24 febbraio 2024

I primi fiori

Ciao a tutti, come state? La pioggia della scorsa settimana unita al caldo anomalo di questo periodo ha cominciato a far fiorire gli arbusti più precoci, quelli tipici delle fioriture invernali come il Prunus mume.

Prunus mume

Sullo sfondo si intravede anche la Lonicera purpusii che ha un profumo talmente intenso da farsi sentire anche a diverse decine di metri di distanza.

Compaiono anche i primi bucaneve che in giardino sono di specie diverse. I più numerosi sono i woronowii che possiedono una grandezza media e una foglia verde brillante. Sembrano molto piccoli se paragonati ad un elwesii dietro di loro nell’immagine.

A loro volta, i worronowii, sembrano dei giganti se li paragoniamo ad alcuni piccoli nivalis che sbucano dietro l’erica.

Galanthus woronowii 

I galanthus ikariae sono un misto tra worronowii per la loro foglia larga verde e i nivalis per il loro fiore molto aperto. È una specie molto fiorifera che si moltiplica molto velocemente.

Galanthus ikariae

La varietà di nivalis a fiore doppio si può trovare al supermercato ma fino ad una decina di anni fa non era così comune. Quelli presenti in giardino vengono da una vecchia villa abbandonata che ne aveva migliaia disseminati ovunque. Proprio la scorsa settimana ho scoperto che la villa è stata abbattuta per far spazio ad un nuovo condominio e tutto il vecchio terreno è stato asportato. Sono felice di aver salvato una parte dei bulbi che qualcuno piantò almeno 70 anni fa.

Galanthus nivalis 'Flore Pleno'

I crocus cominceranno a fiorire tra pochi giorni ma i primi che vedo sono quelli selvatici che crescono spontanei nell’altro terreno.

Crocus tommasinianus

Tra gli iris ci godiamo i primi a fiore azzurro. Quelli di colore giallo sono inesorabilmente spariti dopo qualche anno. Ci provo sempre ma non riescono a riprodursi bene come gli altri e dopo qualche primavera scompaiono.

Iris 'Katharine Hodgkin'

Oltre ai primi bulbi si possono vedere con piacere i primi ellebori come questo a fiore fucsia che sboccia da Natale. È sicuramente il più precoce di tutti quelli presenti in giardino.

Non tolgo mai tutte le foglie agli ellebori prima della fioritura perché in alcuni casi hanno un piacevole colore giallo. Solitamente sono quelli con il fiore simile che le producono ma ho trovato da Althea Vivai delle varietà a fiore viola che contrastano molto con il color oro delle foglie.

Poco lontano il vistoso acero dalla corteccia rossa spicca in giardino dietro ad un abete. Questo è il mese dove il suo colore è al massimo della brillantezza.

Io per oggi vi lascio con la fioritura della forsizia bianca.


domenica 28 gennaio 2024

Evoluzione del giardino

Ciao a tutti, come state? Qui tutto bene anche se il giardino è ancora fermo e questo è positivo visto che in questi mesi parto al lavoro con il buio e torno con il buio. Comincerò a pulire e potare quando le giornate si allungheranno ulteriormente e sinceramente non vedo l’ora visto che dovremmo spostare ancora qualche pianta dal vecchio giardino al nuovo.

Quando abbiamo preso la casa circa tre anni fa nel giardino c’erano solo palme e vecchie piante da frutta malate. Abbiamo tagliato e pulito tutto lasciando due ortensie, una magnolia soulangeana e una serenella che stiamo pian piano ringiovanendo.

A questo punto avevamo già creato la scala che colma il dislivello all’inizio del terreno e pulito tutte le piante di troppo portando in discarica quasi 1000 chili di materiale vegetale.

Dopo la scala abbiamo cominciato a piantumare qualcosa nella piccola scarpata a fianco con piante prese dal vecchio giardino ma i lavori sono lenti e vengono svolti la sera dopo il lavoro.


Come anticipato, le piante sono state prelevate o divise dal vecchio giardino. Molte sono frutto di scambi o di regali come quelle nella foto che abbiamo ricevuto da un amico che ha dovuto smantellare velocemente il suo vecchio vivaio. In generale tutto il giardino è formato da materiali o vegetali a costo zero, riciclati o derivati da scarti di magazzino o cantiere. I soldi spesi in questi anni sono davvero pochi e sono stati usati per piante rare o trovate nelle fiere specializzate nei vasi più piccoli possibili.

Ho voluto precisare la provenienza delle piante perché spesso sui social vediamo persone che per fare i propri giardini spendono centinaia di euro a fiera o che espongono bauli traboccanti di vasi quando in realtà con pochi soldi e un po’ più di tempo si possono fare delle grandi cose.

In questo caso abbiamo continuato l’aiuola sul bordo della recinzione e abbiamo prolungato quella a sinistra. In fondo c’è l’inizio di un nuovo spazio.

L’idea è sempre stata quella di proporre molte varietà botaniche e nel farlo amo costruire dei passaggi per godere del giardino in ogni angolo. Visto lo spazio piccolo non ho mai optato per le aree aperte e visioni d’insieme anche perché il giardino è visibile dall’alto della strada nella sua completezza.

Questo era due anni fa circa. Più o meno c’è una bozza di quello che dovrebbe essere la zona delle aiuole prima dei camminamenti in pietra. Con l’arrivo delle lastre in quarzarenite abbiamo inserito un vialetto che dalla scala costeggia l’aiuola con i blocchi di sasso e abbiamo inserito un’aiuola tondeggiante che completa la zona. In mezzo c’è una bella magnolia Daphne che per ora non sbuca ancora dalla selva di perenni.

Le lastre sono uno scarto di alcuni lavori fatti in azienda e hanno il pregio di restare molto pulite malgrado l’ombra o l’umidità. Inoltre tra le fughe germogliano moltissime piante da seme che solitamente non nascono in mezzo al granito o altre pietre. Non so come possa succedere ma è una cosa che ho sempre notato anche nel vecchio giardino: alcune piante mai disseminate hanno cominciato a farlo solo nelle fughe di questi vialetti dopo aver posato le pietre. Queste sono state posate anche andando verso l’aiuola a ferro di cavallo che non frattempo è stata allargata.

Altri cambiamenti sono avvenuti e molti verranno fatti questa primavera quando la parte di orto verrà tolta. Per ora vi saluto e vi auguro una buona fine dell’inverno.


sabato 6 gennaio 2024

Piante in prova

Ciao a tutti, come state? Vi auguro un buon anno nuovo visto che l’ultimo post risale a ottobre. Gli affezionati del blog sanno già che ultimamente scrivo poco ma gli impegni sono sempre molti e spesso la parte pratica del lavoro prende anche il tempo di quella teorica dove si scrive, racconta e ci si confronta. Per il giardino è stato un anno travagliato a partire dalla doppia grandinata di giugno dove la frutta è stata completamente compromessa. A metà estate, nell’altro terreno, un’alluvione ha gonfiato così tanto il ruscello che abbiamo dovuto passare giorni a spostare fango e pietre.

Negli ultimi anni il caldo non ha aiutato alcune piante come i castagni variegati o alcuni pini con aghi gialli o con sfumature chiare. Credo che molte varietà variegate sopportino molto meno lo stress da caldo così abbiamo cominciato qualche anno fa ad utilizzare succulente o alberi da clima più caldo e secco come ad esempio la Melia.

Le agavi vengono molto bene, crescono in fretta e ne stiamo mettendo un po’ ovunque così come alcune aloe più rustiche. Da due anni circa non vengono protette malgrado l’inverno e sembrano trovarsi bene.


Le succulente come i cactus sono le uniche piante che vengono coperte da un telo per impedire che vengano bagnate dalla pioggia o dalla neve.

Tra le varie aiuole, la più colorata risulta così nel mese di maggio.

Sono un amante delle conifere ma siccome le variegate le evito pianto ancora qualcosa quando riesco come questo abete dall’ago azzurro.

Abies procera 'Glauca'

La scorsa estate abbiamo provato a piantare una piccolissima palma delle Canarie. Prima dell’autunno ha prodotto delle belle foglie nuove e spero passi bene l’inverno. Solitamente quando attecchiscono diventano molto robuste e riescono a resistere al gelo.

Phoenix canariensis

Malgrado siamo nelle prealpi a quasi 800 metri sul livello del mare continuano a produrre boccioli anche le passiflore. Quelle da clima caldo vivono bene e anche in piena estate non mostrano nessuna sofferenza.

Nella zona più umida, sotto alle metasequoie, abbiamo piantato diverse sarracenie che ci hanno regalato ma in primavera le vedremo bene.

Un centinaio di metri sotto il terreno più soleggiato ci sono alcune sequoie. Il problema di quelle giganti è che seccano pian piano i rami principali o le punte. Non si sa bene cosa succeda a questi alberi ma hanno più o meno lo stesso problema in tutto il mondo.

La varietà a foglia azzurra è molto più soddisfacente, cresce più velocemente, non si ammala e il suo colore spicca da lontano, soprattutto quando è illuminata dal sole.

Io per ora vi lascio, vi auguro ancora buon anno e una buona continuazione.


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